Cari Amici siamo lieti di invitarvi al corso di: “Introduzione al buddismo”.
In questo corso saranno descritte, in modo introduttivo e sintetico,
alcune delle principali caratteristiche del buddhismo. Nei tre
incontri saranno trattati temi quali la meditazione, il karma, l’etica non
violenta, la compassione e l’amorevole gentilezza. Dato che si tratta di
un corso appositamente pensato per chi non ha conoscenze particolari di
buddhismo, verrà dato ampio spazio alle domande dei partecipanti. Sono
previsti anche brevi momenti pratica meditativa.
Primo Incontro: giovedì 15 Ottobre dalle 20,30 alle 22,00
Secondo Incontro: giovedì 29 Ottobre dalle 20,30 alle 22,00
Terzo Incontro: giovedì 5 Novembre dalle 20,30 alle 22,00
Alberto Voci è docente universitario di psicologia sociale. Dal 2002 segue insegnamenti di maestri della tradizione buddhista tibetana, tra i quali Sua Santità il Dalai Lama, Ghesce Ciampa Ghiatso, Ghesce Tenzin Tenphel e Dagri Rinpoce. Ha ultimato il Basic Program, corso biennale organizzato dall’Istituto Lama Tzong Khapa. Per il Centro Tara Cittamani ha tenuto corsi di introduzione al buddhismo tibetano e il corso Alla Scoperta del Buddhismo nel periodo 2010-2014. E’ registered teacher dell’FPMT.
Mario Thanavaro
Il programma:
Sabato 7 Novembre
Domenica 8 Novembre
Mario Thanavaro è un qualificato Maestro di meditazione vipassana. Come monaco si è formato nella tradizione Theravada dei Maestri della Foresta, ed è stato fondatore e abate del primo monastero italiano theravada. Tornato allo stato laicale dopo diciotto anni dall’ordinazione, oggi continua in modo indipendente ad approfondire i vari temi della spiritualità. Attualmente conduce ritiri e incontri di meditazione in varie città d’Italia ed è presidente dell’Associazione Amita-Luce Infinita. E’ autore di vari libri sul Dharma, alcuni pubblicati dalla casa editrice Astrolabio-Ubaldini (Roma). www.amitaluceinfinita.it
Per info: info@taracittamani.it
Morte e Bardo con Ven. Ghesce Ciampa Gelek
Sabato 14 Novembre 15:00 – 18:00
Domenica 15 Novembre 10:00 -12:30
Ven. Ghesce Ciampa Gelek, nasce nel 1966, in Tibet, nella regione orientale del Kham, da una delle famiglie piu’ importanti della zona. Sfortunatamente dopo l’invasione dei cinesi furono spodestati di tutti i loro averi, diventando molto poveri e costretti a grandi sacrifici.
Sin da piccolo, spinto anche dal volere della madre, decise di diventare monaco, ma le condizioni a seguito dell’occupazione non erano affatto favorevoli. A 16 anni incontro’ un lama, che a causa della sua opposizione al regime cinese rimase in prigione per venti anni. Il suo consiglio fu di fuggire in India dove avrebbe trovato le condizioni ideali per prendere i voti.
Decise di partire da Lhasa, insieme ad un gruppo di amici. Il viaggio fu molto travagliato e faticoso, con lunghi tratti percorsi a piedi. Subirono anche l’arresto quando giunsero vicino al confine. Riuscirono a fuggire e, passando dal Nepal, finalmente giunsero in India. Inizio’ gli studi presso l’università monastica di Sera Je, dove all’età di 19 anni (con un anno di anticipo) ottenne il titolo di Gelong.
Oltre a Sua Santità dal quale ha ricevuto molte iniziazioni e insegnamenti tantrici, la sua guida principale fu Ghese Choden Rimpoche.
Nel 1999 ha ricevuto il dottorato di Ghesce Lharampa, rivelandosi il primo del suo corso di studi. In seguito ha approfondito la sua preparazione nel tantra, ed è perciò qualificato nel dare iniziazioni e commentari.
Risiede nell’Istituto Lama Tzong Khapa dal marzo 2012. Ghesce Ciampa Ghelek è l’attuale docente degli studi tantrici del Masters Program residenziale della FPMT e insegna diversi soggetti nei corsi dei fine settimana
L’insegnamento è a offerta libera.
Per info info@taracittamani.it
Morte e Bardo – Ghesce Ciampa Gelek
Sabato 14 Novembre 15:00 – 18:00
Domenica 15 Novembre 10:00 -12:30
Ven. Ghesce Ciampa Gelek, nasce nel 1966, in Tibet, nella regione orientale del Kham, da una delle famiglie piu’ importanti della zona. Sfortunatamente dopo l’invasione dei cinesi furono spodestati di tutti i loro averi, diventando molto poveri e costretti a grandi sacrifici.
Sin da piccolo, spinto anche dal volere della madre, decise di diventare monaco, ma le condizioni a seguito dell’occupazione non erano affatto favorevoli. A 16 anni incontro’ un lama, che a causa della sua opposizione al regime cinese rimase in prigione per venti anni. Il suo consiglio fu di fuggire in India dove avrebbe trovato le condizioni ideali per prendere i voti.
Decise di partire da Lhasa, insieme ad un gruppo di amici. Il viaggio fu molto travagliato e faticoso, con lunghi tratti percorsi a piedi. Subirono anche l’arresto quando giunsero vicino al confine. Riuscirono a fuggire e, passando dal Nepal, finalmente giunsero in India. Inizio’ gli studi presso l’università monastica di Sera Je, dove all’età di 19 anni (con un anno di anticipo) ottenne il titolo di Gelong.
Oltre a Sua Santità dal quale ha ricevuto molte iniziazioni e insegnamenti tantrici, la sua guida principale fu Ghese Choden Rimpoche.
Nel 1999 ha ricevuto il dottorato di Ghesce Lharampa, rivelandosi il primo del suo corso di studi. In seguito ha approfondito la sua preparazione nel tantra, ed è perciò qualificato nel dare iniziazioni e commentari.
Risiede nell’Istituto Lama Tzong Khapa dal marzo 2012. Ghesce Ciampa Ghelek è l’attuale docente degli studi tantrici del Masters Program residenziale della FPMT e insegna diversi soggetti nei corsi dei fine settimana
L’insegnamento è a offerta libera.
Per info info@taracittamani.it
LE ISTRUZIONI DEI LAMA KADAMPA – VEN.GHESCE THUBTEN SHERAB
Cari Amici,
è con gioia che vi annunciamo che torna a trovarci il Ven. Ghesce Thubten Sherab,il 5 e 6 Dicembre in modo semplice e diretto ci introdurrà alle ” istruzioni dei Lama Kadampa”.
Kadampa significa coloro che praticano le parole e le istruzioni del Buddha, nel Tibet furono chiamati così i maestri spirituali che a partire da Atisha (980-1054 d.C.) in poi dettero vita ad un lignaggio di pratica rigorosa tale da ispirare il riformatore Lama Tzong Khapa (1357-1419 d.C.) fondatore della scuola Ghelupa. Gli insegnamenti dei Lama Kadampa si basano sul Lam Rim ( Sentiero Graduale verso l’illuminazione) e sul Lo Jong (Addestramento Mentale), i maggiori esponenti oltre ad Atisha sono Drontompa, Ghesce Potowa, Ghesce Langri Thangpa, Ghesce Chekawa.
Questo il Programma:
sabato 5 dicembre dalle ore 15,00 alle 18,00
domenica 6 dicembre dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,00
insegnamenti ad offerta libera
Il Ven.Ghesce Sherab è stato invitato quale relatore al FESTIVAL DELL’ORIENTE domenica 6 dicembre alle ore 20,00 presso la sala 2, alla conferenza dal titolo: “La pratica della generosità”.
Un Maestro della Nuova Generazione: Geshe Thubten Sherab
Sono nato nel 1967 in un piccolo villaggio di circa duecento abitanti, nella provincia di Manang, che si trova nell’ovest del Nepal. Poiché i miei genitori avevano cinque figli, desideravano che almeno uno o due di loro entrassero in monastero: è un onore e un modo di accumulare merito per la famiglia. I miei genitori furono in disaccordo su chi dovesse entrare in monastero, io o il mio fratello più giovane, e alla fine decisero per quest’ultimo.
Lo portarono al Monastero di Kopan, ma Lama Yeshe lo rifiutò, dicendo che era troppo giovane (nonostante avesse accettato altri della stessa età). Suppongo che in questa vita egli non avesse il karma di essere monaco. Allora i miei genitori portarono me da Lama Yeshe, che mi accettò. Così io ebbi il karma.
A quell’epoca non ero contrario a diventare monaco, ma allo stesso tempo non era una mia decisione. Più o meno era come quando andai a scuola. A circa diciotto anni, come un normale teenager, ebbi molti disagi, non sapendo se per me fosse meglio continuare o restituire l’ordinazione. Ma in seguito, poco prima di andare a Sera, decisi fermamente che essere per sempre un monaco era il modo in cui avrei trascorso la mia vita. Forse tutto questo accadde quando diventai, nella mia mente, un monaco completamente ordinato. Stavo camminando, allora, con uno dei miei insegnanti, il compianto Geshe Jampa, da Kathmandu a Kopan. Mi diceva che gli abitanti della provincia di Manang erano estremamente devoti, ma sembravano privi di comprensione del Dharma. Mi disse che sarebbe stato bene se avessi potuto aiutarli a capire di più.
Questo discorso ebbe un grande impatto su di me e mi nacque il desiderio di andare a Sera e studiare in profondità.
Inoltre, ebbi l’opportunità di incontrare Geshe eccellenti come Geshe Jampa Gyatso e Geshe Doga, che vennero a insegnare a Kopan, oltre al compianto Geshe Jampa e, naturalmente, Lama Yeshe e Lama Zopa Rinpoche, Lama Lhundrup e Geshe Lama Konchog. Tutti questi maestri mi ispirarono davvero a studiare. Ebbi un gran rispetto per loro; erano un esempio, per me, come Michael Jackson lo era per i teenager di quel periodo.
Studiai nel Monastero di Sera Je per il livello di Geshe, dal 1987 al 2000. Adesso sono felice di aver preso quella decisione e sono grato ai miei maestri per la loro guida. Provo gratitudine per i miei genitori, specialmente per non avermi sostenuto nel difficile periodo in cui volevo restituire l’ordinazione.
Ciò che mi ha influenzato grandemente, in quel periodo e da allora, è stato trascorrere il tempo vicino ai miei maestri e osservare come praticano e come si comportano nella vita quotidiana. Un esempio che la maggior parte dei lettori di Mandala [rivista americana dell’FPMT, ndt] capiranno è stare vicini a Lama Zopa Rinpoche. E’ così ispirante vedere come Rinpoche pratica e impiega il suo tempo. Un’ispirazione simile sono stati i miei maestri di Sera.
Dopo aver completato i miei studi di Geshe, andai al Gyume Tantric College per un anno e in seguito fui inviato negli Stati Uniti ad aiutare l’FPMT International Office, ad insegnare al gruppo di studio, al centro in Taos (New Messico) e anche a Santa Fe. Rimasi negli U.S.A per due anni e mezzo e poi tornai nel Nepal. Ero stato bene negli U.S.A e in parte non ero sicuro di voler tornare nel Nepal. Alla fine decisi di tornare altrimenti, pensai: “ Se non vado adesso, resterò bloccato qui per sempre”.
Il mio ruolo nel Monastero di Kopan è quello di direttore. Ciò comporta più responsabilità rispetto ai direttori precedenti perché il ruolo si è molto ampliato. Complessivamente, sono responsabile dell’educazione, della supervisione e dei principi di tre aree di Kopan: la scuola, la formazione nel dibattito e la formazione nel tantra.
Il ruolo di un Geshe nella società tibetana è insegnare il Dharma e condividere la propria conoscenza nei monasteri, nelle scuole e in mezzo ai laici, ma penso che, sfortunatamente, questo non accade a sufficienza né dalla parte dei Geshe né dalla parte dei laici. I tibetani laici non sono come gli occidentali, che vogliono imparare il Dharma in profondità: sono meramente soddisfatti nel fare le kora (circoambulazioni), intonare preghiere, fare offerte, ecc. Si spera che la generazione più giovane dei tibetani vorrà imparare il Dharma più profondamente.
Da parte dei Geshe, forse dobbiamo dare di più in termine di tempo ai tibetani laici, specialmente dove non c’è molto reddito, tra i poveri, in luoghi come la Mongolia, il Nepal e parte dell’India. Penso anche che non possiamo dare per scontato che la gente dovrebbe rispettarci perché siamo Geshe. Per ricevere rispetto dalla gente a livello internazionale, dobbiamo lavorare sodo con la nostra pratica e le nostre qualità, invece di avere la mera etichetta di ‘Geshe’.
E’ sicuro che dobbiamo pensare in modo più ampio ai modi di beneficiare più persone, che siano buddhiste o no. La mia opinione è che non ha importanza se una persona segue il modo tradizionale di pratica né se è buddhista o no. Possiamo condividere con loro così tanti aspetti positivi del Dharma! Abbiamo un sincero bisogno di rispettare tutto delle tradizioni religiose, non con la bocca, ma con il cuore. Abbiamo Sua Santità il Dalai Lama come esempio nel trattare con rispetto le altre religioni.
Abbiamo anche bisogno di capire la cultura e la psicologia occidentali in modo che, noi Geshe, si possa essere più efficaci e portare più beneficio. Come Geshe, tuttavia, non dovremmo prenderci troppe libertà nel cambiare il modo tradizionale del Dharma nell’affrontare le cose, solo perché non è adatto al modo degli occidentali o perché non piace loro. Non dobbiamo pensare a risultati immediati ma a un beneficio a lungo termine.
Per i principianti nel Dharma, la cosa più importante è cercare di integrare lo studio con la pratica. Potete vedere come chi è preso soltanto dallo studio, che è solo intellettuale, in tal caso diventi molto arido nel cuore. Queste persone conoscono le cose come un computer, sanno tutto, ma niente tocca il loro cuore. Questo tipo di individui diventa molto arrogante e tende a guardare dall’alto in basso le altre persone con minori conoscenze.
Esistono anche casi in cui qualcuno non studia, pensando che tutto ciò che ha bisogno di fare sia la pratica. Ma come si può praticare se non si studia? Senza studiare, inoltre, un insegnante sbagliato può indurre in errore facilmente, approfittarsi degli studenti e sfruttarli. Voglio precisare che questa è la mia opinione personale e non implica critiche verso nessuno.
Per concludere, la mia richiesta agli studenti è di integrare studio e pratica, come hanno sempre consigliato Sua Santità il Dalai Lama e Lama Zopa Rinpoche.
Intervista e trascrizione di Frank Brocks, Monastero di Kopan, 10 feb. 2007.
Dalla rivista Mandala, aprile/maggio 2007
L’insegnamento è a offerta libera.
Per info info@taracittamani.it