Cari Amici, a partire da Giovedì 22 Marzo il Ven.Ghesce Dondup Tsering darà insegnamenti su “La Via del Bodhisattva”.
Gli insegnamenti sono ad offerta libera
Ghesce Dondup Tsering è nato nel 1971 in una famiglia di contadini a Tawang nell´Arunachal Pradesh, una zona dell´Himalaya Indiana vicino al confine con il Tibet. Ha nove tra fratelli e sorelle. Ghesce Dondup Tsering era il figlio maschio più piccolo. A causa delle difficoltà economiche della famiglia egli non poteva frequentare la scuola. Lavorava come pastore, accudendo le mucche e le pecore dei suoi vicini. Ghesce Dondup Tsering aveva però il grande desiderio di studiare la filosofia buddhista e si sentiva ispirato quando vedeva i monaci. Per questo chiedeva ripetutamente ai genitori di poter studiare. Finalmente gli consentirono di frequentare uno zio monaco. Nel 1981, quando il Dalai Lama diede l’iniziazione di Kalachakra nell´Arunachal Pradesh, Ghesce Dondup Tsering incontrò molti monaci, che gli consigliarono di frequentare uno dei grandi monasteri del sud dell’India. All’età di quindici anni si trasferì al monastero di Sera Je assieme a un amico del suo stesso villaggio. Fu subito accettato nella classe di filosofia e si stabilì nella casa Drati-Kamtsen destinata ai monaci di provenienza di quella zona dell’Himalaya, sotto la guida di Lama Zopa Rinpoce.
Ghesce Dondup Tsering si sentiva molto fortunato perché poteva entrare nel grande monastero e realizzare il suo sogno di diventare monaco. Inizialmente la residenza al monastero fu molto dura, perché non aveva abbastanza da mangiare e le condizioni di vita non erano molto buone. Fortunatamente dopo tre anni una signora di Trieste iniziò a sponsorizzarlo. Questo gli permise di seguire un percorso di studi molto impegnativo che durò 16 anni, fino all’esame finale di Ghesce Lharampa nel 2002. Per completare gli studi frequentò per un anno il collegio tantrico Gyumed.
Dal 2004 al 2006 Ghesce Dondup Tsering è stato membro del comitato per la supervisione della costruzione del nuovo tempio per il Drati Kamtsen. Dal 2005 al 2008 ha insegnato filosofia buddhista ai giovani monaci e ha fatto parte del comitato per gli studi filosofici di Sera-je, che si occupa tra l’altro degli esami per gli studenti.
Nel 2009 Lama Zopa Rinpoce ha chiesto a Ghesce Dondup Tsering di diventare Lama residente presso il Centro Kushi Ling di Arco (Tn) e di insegnare anche in altri centri italiani. Egli ha accettato volentieri, ricordando la generosità del suo mecenate italiano. Il 14 aprile 2010 è arrivato in Italia e il 20 aprile ha dato i primi insegnamenti in Italia.
Da settembre 2014 ha accettato di insegnare il Basic Program presso il Centro Tara Cittamani di Padova. Da Aprile 2016 è Lama residente del Centro Tara Cittamani di Padova.
Cari amici,
l’incontro di revisione del modulo “LamRim” con Gabriele Piana avverrà nelle seguenti date e orari:
Sabato 19 Maggio 10:00-12:30 15:00 – 18:00
Corso a numero chiuso, per partecipare è obbligatorio l’iscrizione .
Per info info@taracittamani.it
Cari Amici, è con grande gioia che annunciamo la visita di H.E. il 7° Kyabje Yongzin Ling Rinpoche, l’arrivo è previsto domenica 20 Maggio alle ore 15,30, durante il public talk avremo modo di ricevere insegnamenti sull’importanza della Compassione Universale.
Per informazioni scrivere a : info@taracittamani.it
Posti limitati per prenotazioni scrivere a : segreteria@taracittamani.it
Kyabje Yongzin Ling Rinpoche, è nato a McLeod Ganj, Dharamsala, Himachal Pradesh, India, il 18 novembre 1985. Nel 1987, Sua Santità il XIV Dalai Lama lo ha riconosciuto come la reincarnazione del 6° Kyabje Yongzin Ling Rinpoche (1903 – 1983), che era stato il suo tutore più anziano. Il sesto Ling Rinpoche è stato il principale maestro e consigliere spirituale di Sua Santità durante tutto il corso della sua vita, e lo accompagnò quando fuggi in esilio dal Tibet nel 1959. Il Dalai Lama si riferisce a lui come “il mio Guru Radice”.
Cari Amici, da martedì 17 Ottobre inizia il corso di meditazione con appuntamenti settimanali dalle 20,30 alle 22,00. Il corso, è aperto a tutti anche a chi non ha esperienza di meditazione.
Insieme cercheremo di capire:
– cosa si intende per meditazione
– perché si medita
– come meditare
Gli incontri prevedono sessioni di meditazione concentrativa, chiamata: shinè (tibetano), samatha (sanscrito) o calmo dimorare, in cui si porta l’attenzione sul respiro per lo sviluppo di concentrazione e consapevolezza; sessioni di meditazione analitica, chiamata: lha tong (tibetano), vipashyana (sanscrito) o visione superiore, in cui attraverso meditazioni guidate analizzeremo diversi soggetti quali: l’amore, la gentilezza, il valore della vita umana, la compassione, la sofferenza, la natura effimera dei fenomeni, la saggezza, ed altri ancora.
La meditazione faciliterà la quiete mentale, favorirà l’introspezione e l’interiorizzazione dei concetti presentati portando gradualmente alla trasformazione della propria mente. Con pazienza e gentilezza educheremo la nostra mente coltivando le nostre qualità innate e cercando di riconoscere e dare meno forza alle emozioni distruttive.
il corso è ad offerta libera, è richiesta la tessera associativa del costo di 5 euro
Il corso è tenuto da Marco Parolin, studente di Dharma dal 1996. I suoi maestri principali sono: Sua Santità il Dalai Lama, Lama Zopa Rinpoce, Denma Locho Rinpoce, Dagri Rinpoce, Ghesce Ciampa Ghiatso, ed altri Lama tibetani. Dal 2005 conduce corsi di meditazione, dal 2012 è direttore del Centro Tara Cittamani.
Cari amici,
ci troviamo presso il centro Taracittamani, per fare insieme la pratica di Guru Puja con offerta dello Tzog.
Come offerte si possono portare fiori, dolci, snack salati, bevande, lumini, incensi, etc..
Guru Puja con offerta dello Tzog
Detto anche Lama Ciöpa (in tibetano) significa letteralmente «rituale di offerta al guru» e si può considerare come un lungo rituale di preghiera e meditazione scritto dal grande Panchen Lobsang Ciöky Ghialtzen nel XVII secolo.
Le melodie con cui la si recita furono composte da Ghyalwa Ensapa, detto lo «Yogi Veloce» per la rapidità con cui ottenne l’illuminazione.
La parola Guru qui sta a significare «il maestro» dal quale si è ricevuto almeno una iniziazione o un insegnamento: fondamentale in questa pratica (come in tutte le pratiche tantriche) è quindi il rapporto maestro/discepolo, che viene paragonato a un uncino e a un anello. Con l’uncino della compassione del guru e con l’anello della fede del discepolo è possibile creare un legame che non potrà spezzarsi finchè il discepolo non avrà raggiunto l’illuminazione.
La Guru Puja è quindi una pratica devozionale al guru Radice, che viene visualizzato nell’aspetto di un essere illuminato.
Le offerte che vengono fatte non sono a vantaggio del guru, ma sono a beneficio di chi le sta facendo per accumulare meriti, ottenere karma positivo e purificare quello negativo.
Il cuore della Guru Puja è costituito dall’offerta dello Tsog (in sanscrito Ganachakra, che significa assemblea), per la quale si preparano diversi tipi di sostanze rituali. L’offerta viene compiuta per soddisfare l’intero circolo dell’assemblea dei partecipanti: il Guru, tutti gli esseri santi, il sangha stesso e tutti gli esseri dei sei stati di esistenza, in particolare quelli che sono nelle condizioni di maggiore sofferenza.
Questa pratica contiene tutti i punti essenziali degli insegnamenti delle tradizioni ( Theravada, Mahayana e Vajrayana) e insegna a tenere sotto controllo la respirazione con il risultato di incrementare l’energia vitale.