Cari Amici, siamo lieti di informarvi che è in arrivo Ghesce Ngawang Sangye, la sua presenza a Padova è sempre attesa da suoi studenti, amato per il modo chiaro ed approfondito di esporre l’insegnamento del Dharma, è tra gli insegnanti più seguiti anche al Monastero di Sera Je.
Questo è il dettaglio del programma:
LUNEDI’ 14-21-28 ore 20,30 commentario alla pratica di YAMANTAKA
GIOVEDI’ 17-24-31 ore 18,30 lo jong LA PREZIOSA GHIRLANDA di NAGARJUNA
SABATO e DOMENICA 12/13-26/27-2/3 LE 37 PRATICHE DEL BODHISATTVA
orario del sabato ore 15,00-18.00; domenica 10,00-12,30
gli incontri sono ad offerta libera e consapevole
Testi insegnamenti
Ven. Geshe Ngawang Sangye è un Geshe Lharampa e quindi detiene il più alto titolo di studi conseguibile all’interno della tradizione gelug-pa. E’ in grado di insegnare qualsiasi tipo di soggetto. Nato in India nel 1970, la sua formazione è avvenuta nell’Università monastica di Sera Je dove attualmente insegna a circa 800 monaci. Viene considerato da tutti i più anziani maestri di Sera je come un Geshe di straordinarie qualità.
Cari amici,
In occasione del Losar (capodanno tibetano) ci troviamo Martedi 5 Febbraio presso il centro Taracittamani, per fare insieme la pratica di Guru Puja con offerta dello Tzog.
Come offerte si possono portare fiori, dolci, snack salati, bevande, lumini, incensi, etc..
Guru Puja con offerta dello Tzog
Detto anche Lama Ciöpa (in tibetano) significa letteralmente «rituale di offerta al guru» e si può considerare come un lungo rituale di preghiera e meditazione scritto dal grande Panchen Lobsang Ciöky Ghialtzen nel XVII secolo.
Le melodie con cui la si recita furono composte da Ghyalwa Ensapa, detto lo «Yogi Veloce» per la rapidità con cui ottenne l’illuminazione.
La parola Guru qui sta a significare «il maestro» dal quale si è ricevuto almeno una iniziazione o un insegnamento: fondamentale in questa pratica (come in tutte le pratiche tantriche) è quindi il rapporto maestro/discepolo, che viene paragonato a un uncino e a un anello. Con l’uncino della compassione del guru e con l’anello della fede del discepolo è possibile creare un legame che non potrà spezzarsi finchè il discepolo non avrà raggiunto l’illuminazione.
La Guru Puja è quindi una pratica devozionale al guru Radice, che viene visualizzato nell’aspetto di un essere illuminato.
Le offerte che vengono fatte non sono a vantaggio del guru, ma sono a beneficio di chi le sta facendo per accumulare meriti, ottenere karma positivo e purificare quello negativo.
Il cuore della Guru Puja è costituito dall’offerta dello Tsog (in sanscrito Ganachakra, che significa assemblea), per la quale si preparano diversi tipi di sostanze rituali. L’offerta viene compiuta per soddisfare l’intero circolo dell’assemblea dei partecipanti: il Guru, tutti gli esseri santi, il sangha stesso e tutti gli esseri dei sei stati di esistenza, in particolare quelli che sono nelle condizioni di maggiore sofferenza.
Questa pratica contiene tutti i punti essenziali degli insegnamenti delle tradizioni ( Theravada, Mahayana e Vajrayana) e insegna a tenere sotto controllo la respirazione con il risultato di incrementare l’energia vitale.
Le due realtà e la scienza buddhista della mente con Gabriele Piana
Che cosa è reale? Che cosa è vero nelle nostre esperienze? E se, come si è chiesto Cartesio nel 1600 e come ci invitano a chiederci anche films come Matrix e Inception, tutto fosse un sogno? In che modo percepiamo gli oggetti? Qual è la natura della nostra mente? E quali sono i rapporti tra mente, natura della mente ed emozioni distruttive? In questo corso, ci si propone di prendere in esame tali e altre domande, sulla base di un’indagine che tiene conto sia della scienza buddhista della mente, nei suoi aspetti pratici o meditativi e nei suoi aspetti epistemologici o gnoseologici, sia della riflessione filosofica e scientifica. Il corso è rivolto a tutti, buddhisti e non buddhisti.
Il corso sarà tenuto in tre weekend. Il primo incontro sarà focalizzato sull’introduzione al significato della scienza buddhista della mente e sottolineerà l’importanza di comprendere la natura della mente. Nel secondo incontro ci si soffermerà in particolare su diverse classificazioni di diversi tipi di mente e sul processo cognitivo che conduce all’accertamento della verità. Nel terzo incontro si prenderà in esame il significato della meditazione, spiegando shamata e vipashyana. In ogni incontro, a momenti teorici in cui si evidenziaranno aspetti filosoficamente significativi della scienza buddhista della mente si alterneranno momenti di meditazione.
Questi gli appuntamenti:
- sabato 9 Febbraio ore 15,00 e domenica 10 Febbraio ore 10,00
- sabato 9 Marzo ore 15,00 e domenica 10 Marzo ore 10,00
- sabato 25 Maggio ore 15,00 e domenica 26 Maggio ore 10,00
Per questi incontri viene richiesto un contributo di 30 euro a fine settimana, è possibile iscriversi ai tre incontri con una quota di 75 euro.
Gabriele Piana ha insegnato filosofia al liceo, è stato ricercatore di Filosofia Morale presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Palermo e redattore di “aut aut” e di “Millepiani”. Si è occupato del pensiero francese contemporaneo, pubblicando alcuni libri, fra i quali Le scene della scrittura nell’opera di Jacques Derrida (Mimesis, 2001) e Conoscenza e riconoscimento del corpo (Mimesis, 2005). Nel 1992 ha conosciuto la pratica della meditazione e nel 2005, grazie alla gentilezza di alcuni suoi maestri, ha preso rifugio nel Dharma. Nel 2008- 2013 ha portato a termine un Masters Program in studi filosofici buddhisti e, dopo tre anni di benefico training monastico, è ritornato allo stato di praticante laico, continuando a insegnare teoria e meditazione buddhista e scrivendo diversi articoli su tematiche buddhiste. Presso l’Istituto Lama Tzong Khapa, dal 2010 al 2014 ha svolto l’attività di insegnante per il Basic Program on line, dal 2014 al 2015 ha insegnato nel corso Alla scoperta del Buddhismo e nel 2015 è stato insegnante assistente per il Basic Program online. Presso diversi centri FPMT ha insegnato argomenti del Basic Program. Attualmente è insegnante assistente per il Masters Program residenziale e online 2015-20121 presso l’Istituto Lama Tzong Khapa e collabora con alcuni Master in neuroscienze e meditazione presso l’Università di Pisa e l’Università di Udine. E’ insegnante registrato dell’FPMT e ha ricevuto insegnamenti dai maestri di tutte le scuole del buddhismo tibetano.
Le due realtà e la scienza buddhista della mente con Gabriele Piana
Che cosa è reale? Che cosa è vero nelle nostre esperienze? E se, come si è chiesto Cartesio nel 1600 e come ci invitano a chiederci anche films come Matrix e Inception, tutto fosse un sogno? In che modo percepiamo gli oggetti? Qual è la natura della nostra mente? E quali sono i rapporti tra mente, natura della mente ed emozioni distruttive? In questo corso, ci si propone di prendere in esame tali e altre domande, sulla base di un’indagine che tiene conto sia della scienza buddhista della mente, nei suoi aspetti pratici o meditativi e nei suoi aspetti epistemologici o gnoseologici, sia della riflessione filosofica e scientifica. Il corso è rivolto a tutti, buddhisti e non buddhisti.
Il corso sarà tenuto in tre weekend. Il primo incontro sarà focalizzato sull’introduzione al significato della scienza buddhista della mente e sottolineerà l’importanza di comprendere la natura della mente. Nel secondo incontro ci si soffermerà in particolare su diverse classificazioni di diversi tipi di mente e sul processo cognitivo che conduce all’accertamento della verità. Nel terzo incontro si prenderà in esame il significato della meditazione, spiegando shamata e vipashyana. In ogni incontro, a momenti teorici in cui si evidenziaranno aspetti filosoficamente significativi della scienza buddhista della mente si alterneranno momenti di meditazione.
Questi gli appuntamenti:
- sabato 9 Febbraio ore 15,00 e domenica 10 Febbraio ore 10,00
- sabato 9 Marzo ore 15,00 e domenica 10 Marzo ore 10,00
- sabato 25 Maggio ore 15,00 e domenica 26 Maggio ore 10,00
Per questi incontri viene richiesto un contributo di 30 euro a fine settimana, è possibile iscriversi ai tre incontri con una quota di 75 euro.
Gabriele Piana ha insegnato filosofia al liceo, è stato ricercatore di Filosofia Morale presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Palermo e redattore di “aut aut” e di “Millepiani”. Si è occupato del pensiero francese contemporaneo, pubblicando alcuni libri, fra i quali Le scene della scrittura nell’opera di Jacques Derrida (Mimesis, 2001) e Conoscenza e riconoscimento del corpo (Mimesis, 2005). Nel 1992 ha conosciuto la pratica della meditazione e nel 2005, grazie alla gentilezza di alcuni suoi maestri, ha preso rifugio nel Dharma. Nel 2008- 2013 ha portato a termine un Masters Program in studi filosofici buddhisti e, dopo tre anni di benefico training monastico, è ritornato allo stato di praticante laico, continuando a insegnare teoria e meditazione buddhista e scrivendo diversi articoli su tematiche buddhiste. Presso l’Istituto Lama Tzong Khapa, dal 2010 al 2014 ha svolto l’attività di insegnante per il Basic Program on line, dal 2014 al 2015 ha insegnato nel corso Alla scoperta del Buddhismo e nel 2015 è stato insegnante assistente per il Basic Program online. Presso diversi centri FPMT ha insegnato argomenti del Basic Program. Attualmente è insegnante assistente per il Masters Program residenziale e online 2015-20121 presso l’Istituto Lama Tzong Khapa e collabora con alcuni Master in neuroscienze e meditazione presso l’Università di Pisa e l’Università di Udine. E’ insegnante registrato dell’FPMT e ha ricevuto insegnamenti dai maestri di tutte le scuole del buddhismo tibetano.
“Non si può asserire che un carro sia qualcosa d’altro che le sue parti, nè che non lo sia; non si può affermare che esso possieda le sue parti. Non è rinvenibile nelle parti nè le parti sono rinvenibili in esso. Il carro non è il semplice insieme delle parti, e neppure è la loro forma.
Proprio in questo modo uno yoghin dovrebbe considerare la persona e i suoi aggregati.” Chandrakirti
Ven. Ghesce Ciampa Gelek,nasce in Tibet nel 1966. Nel 1999 ha ricevuto il dottorato di Ghesce Lharampa, rivelandosi il primo del suo corso di studi. In seguito ha approfondito la sua preparazione nel tantra, ed è perciò qualificato nel dare iniziazioni e commentari.
Risiede nell’Istituto Lama Tzong Khapa dal marzo 2012. Ghesce Ciampa Ghelek è l’attuale docente degli studi tantrici del Masters Program residenziale della FPMT e insegna diversi soggetti nei corsi dei fine settimana.
“Non si può asserire che un carro sia qualcosa d’altro che le sue parti, nè che non lo sia; non si può affermare che esso possieda le sue parti. Non è rinvenibile nelle parti nè le parti sono rinvenibili in esso. Il carro non è il semplice insieme delle parti, e neppure è la loro forma.
Proprio in questo modo uno yoghin dovrebbe considerare la persona e i suoi aggregati.” Chandrakirti
Ven. Ghesce Ciampa Gelek,nasce in Tibet nel 1966. Nel 1999 ha ricevuto il dottorato di Ghesce Lharampa, rivelandosi il primo del suo corso di studi. In seguito ha approfondito la sua preparazione nel tantra, ed è perciò qualificato nel dare iniziazioni e commentari.
Risiede nell’Istituto Lama Tzong Khapa dal marzo 2012. Ghesce Ciampa Ghelek è l’attuale docente degli studi tantrici del Masters Program residenziale della FPMT e insegna diversi soggetti nei corsi dei fine settimana.