Cari Amici,
vi informiamo che torna a trovarci Mario Thanavaro, il seminario di meditazione avrà inizio sabato 19 Novembre alle ore 9,30.
Questo il programma del seminario dal titolo:
“DA CUORE A CUORE: COME RITROVARE LA FORZA DELLA BENEVOLENZA, DELL’AMORE E DELLA COMPASSIONE E SALVARE LE RELAZIONI”
Sabato dalle ore 9,30 alle 18,00
Domenica dalle ore 9,00 alle 13,00
per iscrizioni ed informazioni scrivete a : segreteria@taracittamani.it
le iscrizioni si aprono lunedì 24 ottobre.
Durante il seminario si alterneranno momenti di riflessione, meditazione silenziosa, insegnamento, semplici esercizi psicofisici, condivisione e ascolto.
Libereremo così la nostra energia vitale e ritroveremo il piacere e la gioia di vivere e di amare.
Il termine cuore non si riferisce solo al cuore anatomico ma corrisponde al concetto di unità mente/cuore proprio della filosofia orientale secondo il quale il ‘cuore’ è una forza intelligente e sensibile che percepisce, presiede e conosce l’intero corpo.
Come dice Hazrat Inayat Khan, grande poeta, musicista e mistico Sufi: ”La mente è la superficie del cuore, il cuore la profondità della mente”.
Quando il nostro cuore è privo di nobiltà e coraggio è debole. Vive nel malessere, in preda alle emozioni. Viene facilmente indispettito, è pieno d’orgoglio, risentimento, rancore, odio. E’ soggetto a rovinosa furia e disperazione. Tutto ciò ci fa precipitare in uno stato di confusione,malessere e sofferenza dal quale dobbiamo uscire se vogliamo salvare noi stessi e le nostre relazioni .In questo ritiro ci soffermeremo sui “quattro stati incommensurabili” insegnati dal Buddha: la gentilezza amorevole (metta), la compassione (karuna), la gioia compartecipe (mudita) e l’equanimità (upekka). Tutti e quattro gli stati si riferiscono alla capacità umana di partecipare alla vita con maggiore benevolenza.
Applicando l’insegnamento del Buddha alla nostra vita quotidiana favoriremo lo sviluppo di relazioni positive libere dalla tendenza al possesso, alla gelosia, all’invidia, al risentimento, al conflitto.
Riconosceremo che queste inclinazioni sono insite nell’animo umano e prenderemo consapevolezza delle molte resistenze che ci impediscono di aprire il nostro cuore. Purificandolo e andando oltre la paura d’amare e di essere amato favoriremo il risveglio della sua innata saggezza. Eviteremo di cadere nelle consuete trappole delle dinamiche di conflitto Daremo al nostro ‘cuore’ delle nuove possibilità per maturare per poter essere sensibile ed intelligente, finalmente capace di vivere delle relazioni salutari.
Il seminario non necessita di conoscenze particolari né di precedenti esperienze di meditazione.
Venire in abiti comodi e calzini puliti. Portare se possibile un una coperta.
Per informazione ed iscrizione: segreteria@taracittamani.it
Mario Thanavaro
Nato in Friuli nel 1955, inizia all’età di 22 anni un intenso periodo di formazione meditativa all’interno della tradizione dei Maestri della Foresta della scuola Theravada. Ordinato monaco buddhista nel 1979 in Inghilterra col nome spirituale di Thanavaro, ha per 18 anni come maestro Achaan Sumedho. Come monaco itinerante visita la Svizzera, la Thailandia, la Birmania, l’Australia, gli Stati Uniti, l’India, il Nepal, lo Sri Lanka ed Israele. La sua ricerca spirituale lo porta allo studio di altre tradizioni e incontra e riceve insegnamenti da altri Maestri che lo colpiranno profondamente. Dopo 12 anni di vita all’estero (Inghilterra e Nuova Zelanda) ove contribuisce alla fondazione e crescita di alcuni monasteri, nel 1990 ritorna in Italia e fonda il monastero Santacittarama (Il Giardino del Cuore Sereno). Seguono 6 anni di intenso lavoro che lo vedono Abate, Maestro di meditazione, Presidente dell’Unione Buddhista Italiana e membro della Fondazione Maitreya. Dopo 18 anni di vita monastica decide di proseguire il suo cammino da laico. Attualmente è presidente della Associazione Amita Luce Infinita. Come maestro di meditazione vipassana conduce ritiri di meditazione da più di 30 anni.
È autore delle opere: “Non creare altra sofferenza”, “Verso la luce”, “Da cuore a cuore”, “Uno sguardo dall’arcobaleno” e “Meditiamo insieme” (Ed. Ubaldini); “La via del pellegrino”, “Dalla sofferenza alla gioia” e ”Perdonare per guarire” (Ed. Promolibri); “Spiritualità olistica” (Ed. Venexia); “Meditare fa bene” (Ed. Punto d’Incontro).
Cari Amici,
vi informiamo che torna a trovarci Mario Thanavaro, il seminario di meditazione avrà inizio sabato 19 Novembre alle ore 9,30.
Questo il programma del seminario dal titolo:
“DA CUORE A CUORE: COME RITROVARE LA FORZA DELLA BENEVOLENZA, DELL’AMORE E DELLA COMPASSIONE E SALVARE LE RELAZIONI”
Sabato dalle ore 9,30 alle 18,00
Domenica dalle ore 9,00 alle 13,00
per iscrizioni ed informazioni scrivete a : segreteria@taracittamani.it
le iscrizioni si aprono lunedì 24 ottobre.
Durante il seminario si alterneranno momenti di riflessione, meditazione silenziosa, insegnamento, semplici esercizi psicofisici, condivisione e ascolto.
Libereremo così la nostra energia vitale e ritroveremo il piacere e la gioia di vivere e di amare.
Il termine cuore non si riferisce solo al cuore anatomico ma corrisponde al concetto di unità mente/cuore proprio della filosofia orientale secondo il quale il ‘cuore’ è una forza intelligente e sensibile che percepisce, presiede e conosce l’intero corpo.
Come dice Hazrat Inayat Khan, grande poeta, musicista e mistico Sufi: ”La mente è la superficie del cuore, il cuore la profondità della mente”.
Quando il nostro cuore è privo di nobiltà e coraggio è debole. Vive nel malessere, in preda alle emozioni. Viene facilmente indispettito, è pieno d’orgoglio, risentimento, rancore, odio. E’ soggetto a rovinosa furia e disperazione. Tutto ciò ci fa precipitare in uno stato di confusione,malessere e sofferenza dal quale dobbiamo uscire se vogliamo salvare noi stessi e le nostre relazioni .In questo ritiro ci soffermeremo sui “quattro stati incommensurabili” insegnati dal Buddha: la gentilezza amorevole (metta), la compassione (karuna), la gioia compartecipe (mudita) e l’equanimità (upekka). Tutti e quattro gli stati si riferiscono alla capacità umana di partecipare alla vita con maggiore benevolenza.
Applicando l’insegnamento del Buddha alla nostra vita quotidiana favoriremo lo sviluppo di relazioni positive libere dalla tendenza al possesso, alla gelosia, all’invidia, al risentimento, al conflitto.
Riconosceremo che queste inclinazioni sono insite nell’animo umano e prenderemo consapevolezza delle molte resistenze che ci impediscono di aprire il nostro cuore. Purificandolo e andando oltre la paura d’amare e di essere amato favoriremo il risveglio della sua innata saggezza. Eviteremo di cadere nelle consuete trappole delle dinamiche di conflitto Daremo al nostro ‘cuore’ delle nuove possibilità per maturare per poter essere sensibile ed intelligente, finalmente capace di vivere delle relazioni salutari.
Il seminario non necessita di conoscenze particolari né di precedenti esperienze di meditazione.
Venire in abiti comodi e calzini puliti. Portare se possibile un una coperta.
Per informazione ed iscrizione: segreteria@taracittamani.it
Mario Thanavaro
Nato in Friuli nel 1955, inizia all’età di 22 anni un intenso periodo di formazione meditativa all’interno della tradizione dei Maestri della Foresta della scuola Theravada. Ordinato monaco buddhista nel 1979 in Inghilterra col nome spirituale di Thanavaro, ha per 18 anni come maestro Achaan Sumedho. Come monaco itinerante visita la Svizzera, la Thailandia, la Birmania, l’Australia, gli Stati Uniti, l’India, il Nepal, lo Sri Lanka ed Israele. La sua ricerca spirituale lo porta allo studio di altre tradizioni e incontra e riceve insegnamenti da altri Maestri che lo colpiranno profondamente. Dopo 12 anni di vita all’estero (Inghilterra e Nuova Zelanda) ove contribuisce alla fondazione e crescita di alcuni monasteri, nel 1990 ritorna in Italia e fonda il monastero Santacittarama (Il Giardino del Cuore Sereno). Seguono 6 anni di intenso lavoro che lo vedono Abate, Maestro di meditazione, Presidente dell’Unione Buddhista Italiana e membro della Fondazione Maitreya. Dopo 18 anni di vita monastica decide di proseguire il suo cammino da laico. Attualmente è presidente della Associazione Amita Luce Infinita. Come maestro di meditazione vipassana conduce ritiri di meditazione da più di 30 anni.
È autore delle opere: “Non creare altra sofferenza”, “Verso la luce”, “Da cuore a cuore”, “Uno sguardo dall’arcobaleno” e “Meditiamo insieme” (Ed. Ubaldini); “La via del pellegrino”, “Dalla sofferenza alla gioia” e ”Perdonare per guarire” (Ed. Promolibri); “Spiritualità olistica” (Ed. Venexia); “Meditare fa bene” (Ed. Punto d’Incontro).
Cari Amici,
nel prossimo fine settimana avremo l’opportunità di ospitare Ghesce Tenzin Tenphel, è una grande occasione per ascoltare il dharma sia per i vecchi praticanti sia per le persone nuove.
“I Tre Aspetti Principali del Sentiero” è un testo di quattordici versi composto da Lama Tzong Khapa (1357-1419), viene esposto l’intero sentiero verso l’illuminazione attraverso tre aspetti: la rinuncia alla sofferenza, la mente di illuminazione o bodhicitta e la visione corretta della realtà.
Lama Tsong Khapa nasce in Amdo (Tibet) nel 1357, viene ordinato novizio con il nome Lobsang Drakpa, nel 1409 fonda il monastero di Ganden dando di fatto il via alla scuola Gelug cioè “i virtuosi”. Lasciò il corpo nel 1419 all’età di 62 anni è considerato uno dei Lama più importanti del Tibet.
Questo il programma:
- sabato 26 Novembre dalle ore 15,00 alle 18,00
- domenica 27 Novembre dalle ore 10,00 alle 12,30
Il corso è ad offerta libera
Ghesce Tenzin Tenphel è nato a Domo (Tibet),vicino a una provincia del Sikkim, stato federato dell’India, in una famiglia nomade di agricoltori. Nel 1959, a causa dell’invasione cinese del Tibet, la famiglia fuggì nel Sikkim e più tardi emigrò nel sud dell’India. Ghesce Tenphel divenne aspirante monaco all’età di nove anni, ma continuò a studiare nella locale scuola statale indiana, memorizzando le scritture buddhiste durante le sue vacanze. A 17 anni ottenne dalla famiglia il permesso di entrare nell’ Università monastica di Sera Je (trasferita dal Tibet nel sud dell’India), dove completò i 21 anni di formazione tradizionale scolastica. Ghesce Tenphel si è laureato con lode nel 1994, ottenendo il diploma universitario di Ghesce Lharampa, il dottorato più alto del buddhismo tibetano conferito nella tradizione Ghelug. In seguito ha studiato i tantra per un anno, nel collegio tantrico del Gyu-To, prima di essere invitato a partecipare a un tour internazionale dei monaci di Sera Je. Nel 1997 ha guidato, a Sera Je, un gruppo di monaci specializzati nelle pratiche meditative e rituali connesse alla divinità di meditazione Hayagriva.
Cari Amici,
nel prossimo fine settimana avremo l’opportunità di ospitare Ghesce Tenzin Tenphel, è una grande occasione per ascoltare il dharma sia per i vecchi praticanti sia per le persone nuove.
“I Tre Aspetti Principali del Sentiero” è un testo di quattordici versi composto da Lama Tzong Khapa (1357-1419), viene esposto l’intero sentiero verso l’illuminazione attraverso tre aspetti: la rinuncia alla sofferenza, la mente di illuminazione o bodhicitta e la visione corretta della realtà.
Lama Tsong Khapa nasce in Amdo (Tibet) nel 1357, viene ordinato novizio con il nome Lobsang Drakpa, nel 1409 fonda il monastero di Ganden dando di fatto il via alla scuola Gelug cioè “i virtuosi”. Lasciò il corpo nel 1419 all’età di 62 anni è considerato uno dei Lama più importanti del Tibet.
Questo il programma:
- sabato 26 Novembre dalle ore 15,00 alle 18,00
- domenica 27 Novembre dalle ore 10,00 alle 12,30
Il corso è ad offerta libera
Ghesce Tenzin Tenphel è nato a Domo (Tibet),vicino a una provincia del Sikkim, stato federato dell’India, in una famiglia nomade di agricoltori. Nel 1959, a causa dell’invasione cinese del Tibet, la famiglia fuggì nel Sikkim e più tardi emigrò nel sud dell’India. Ghesce Tenphel divenne aspirante monaco all’età di nove anni, ma continuò a studiare nella locale scuola statale indiana, memorizzando le scritture buddhiste durante le sue vacanze. A 17 anni ottenne dalla famiglia il permesso di entrare nell’ Università monastica di Sera Je (trasferita dal Tibet nel sud dell’India), dove completò i 21 anni di formazione tradizionale scolastica. Ghesce Tenphel si è laureato con lode nel 1994, ottenendo il diploma universitario di Ghesce Lharampa, il dottorato più alto del buddhismo tibetano conferito nella tradizione Ghelug. In seguito ha studiato i tantra per un anno, nel collegio tantrico del Gyu-To, prima di essere invitato a partecipare a un tour internazionale dei monaci di Sera Je. Nel 1997 ha guidato, a Sera Je, un gruppo di monaci specializzati nelle pratiche meditative e rituali connesse alla divinità di meditazione Hayagriva.
Basic Program – Una guida allo stile di vita del Bodhisattva
Sabato 1 Ottobre Orario: 15:00 – 18:00
Domenica 2 Ottobre Orario: 10:00 -12:30 14:30-17:30
Sabato 29 Ottobre Orario: 15:00 – 18:00
Domenica 30 Ottobre Orario: 10:00 -12:30 14:30-17:30
Sabato 3 Dicembre Orario: 15:00 – 18:00
Domenica 4 Dicembre Orario: 10:00 -12:30 14:30-17:30
“Fino a quando lo spazio perdura e fino a quando ci saranno esseri viventi, fino ad allora possa anch’io dimorare, per eliminare l’infelicità del mondo.”
L’insegnamento sulle azioni dei bodhisattva è basato sugli ispirati versi di Shantideva concernenti l’aspirazione e la pratica Mahayana, composti più di mille anni fa e tuttora ampiamente considerati come la più autentica e completa guida per il praticante dedito all’illuminazione di tutti gli esseri. Questa elevatissima motivazione è il cuore del suddetto testo, che spazia da semplici e pratiche tecniche per sviluppare la generosità e rapportarsi alle emozioni distruttive, fino al più raffinato dibattito sulla verità ultima. Grazie alla sua autenticità e alla sua applicabilità alla vita quotidiana, questo classico è probabilmente il testo sacro citato più frequentemente negli insegnamenti dei maestri di buddhismo tibetano.
TESTO RADICE
Shantideva, Una Guida allo Stile di Vita del Bodhisattva (Bodhisattvacaryavatara; bYang chub sems pa’i spyod pa la ’jug pa)
COMMENTARIO
Dragpa Ghieltsen, Preziosa Ghirlanda: Commentario a ‘Una guida allo Stile di Vita del Bodhisattva’ [di Shantideva] (Byang chub sems dpa’i spyod pa la ’jug pa’i tikka rin po che’i phreng ba)
Maestro: Ghesce Dondup Tsering
Corso a numero chiuso, per partecipare è obbligatorio l’iscrizione .
Per info info@taracittamani.it
Basic Program – Una guida allo stile di vita del Bodhisattva
Sabato 1 Ottobre Orario: 15:00 – 18:00
Domenica 2 Ottobre Orario: 10:00 -12:30 14:30-17:30
Sabato 29 Ottobre Orario: 15:00 – 18:00
Domenica 30 Ottobre Orario: 10:00 -12:30 14:30-17:30
Sabato 3 Dicembre Orario: 15:00 – 18:00
Domenica 4 Dicembre Orario: 10:00 -12:30 14:30-17:30
“Fino a quando lo spazio perdura e fino a quando ci saranno esseri viventi, fino ad allora possa anch’io dimorare, per eliminare l’infelicità del mondo.”
L’insegnamento sulle azioni dei bodhisattva è basato sugli ispirati versi di Shantideva concernenti l’aspirazione e la pratica Mahayana, composti più di mille anni fa e tuttora ampiamente considerati come la più autentica e completa guida per il praticante dedito all’illuminazione di tutti gli esseri. Questa elevatissima motivazione è il cuore del suddetto testo, che spazia da semplici e pratiche tecniche per sviluppare la generosità e rapportarsi alle emozioni distruttive, fino al più raffinato dibattito sulla verità ultima. Grazie alla sua autenticità e alla sua applicabilità alla vita quotidiana, questo classico è probabilmente il testo sacro citato più frequentemente negli insegnamenti dei maestri di buddhismo tibetano.
TESTO RADICE
Shantideva, Una Guida allo Stile di Vita del Bodhisattva (Bodhisattvacaryavatara; bYang chub sems pa’i spyod pa la ’jug pa)
COMMENTARIO
Dragpa Ghieltsen, Preziosa Ghirlanda: Commentario a ‘Una guida allo Stile di Vita del Bodhisattva’ [di Shantideva] (Byang chub sems dpa’i spyod pa la ’jug pa’i tikka rin po che’i phreng ba)
Maestro: Ghesce Dondup Tsering
Corso a numero chiuso, per partecipare è obbligatorio l’iscrizione .
Per info info@taracittamani.it